L’intervento di mastoplastica riduttiva viene eseguito per ridurre le dimensioni e correggere la forma di mammelle eccessivamente sviluppate e cadenti. Consiste nell’asportazione dell’eccesso di pelle, ghiandola e tessuto adiposo e nello spostamento dell’areola e del capezzolo in una nuova sede, più in alto. In tal modo vengono conferite alla mammella caratteristiche di volume, rotondità e proiezione tali da renderla di aspetto più gradevole e naturale

Ulteriori vantaggi perseguibili non sono di natura puramente morfologica, ma funzionale, in particolare quando le mammelle da ridurre sono molto grosse; con l’intervento viene infatti del tutto o almeno in buona parte eliminata la sensazione di tensione dolorosa talora avvertita a livello delle mammelle, come pure il peso che può condizionare le attività quotidiane e sportive e che può gravare sulla colonna vertebrale e sulle spalle, che spesso ne risultano deformate. Possono essere, infine, ridotte le dermatiti presenti in regione sottomammaria dovute al decubito della mammella ipertrofica sulla parete toracica.

Questo intervento produce delle cicatrici standardizzate, generalmente una attorno all’areola, una verticale dall’areola al solco sottomammario e, in base alla tecnica utilizzata, una lineare a livello del solco.

Almeno un mese prima è consigliato sospendere il fumo, che ha influenze decisamente negative sulla vascolarizzazione cutanea e del grasso.

Le suture vengono di norma, e per quanto possibile, eseguite con punti interni per rendere meno evidenti le cicatrici; ogni accuratezza viene posta nell’esecuzione delle suture.

La durata dell’intervento varia tra le 2 e le 4 ore, viene eseguito preferibilmente in anestesia generale in regime di ricovero di una notte.

La mobilizzazione postoperatoria avviene nei tempi più rapidi possibili.