La sostituzione di una protesi mammaria è un intervento che si rende talvolta necessario in seguito ad alterazioni a carico della protesi presente, quali contratture capsulari, rottura o dislocazioni che deformano il seno.

L’intervento, eseguito preferibilmente in anestesia generale, consiste nell’incisione lungo la pregressa cicatrice di inserimento della protesi ed il reperimento della stessa che viene asportata completamente, vengono rimossi gli eventuali residui di protesi o di silicone, viene eseguito più di un lavaggio con soluzione antibiotica ad ampio spettro e infine viene quindi revisionata la tasca presente e preparata per il posizionamento della nuova protesi mammaria di volume adeguato.

La ferita chirurgica viene riparata con la consueta sutura estetica.

La durata dell’intervento varia da una a due ore e può essere eseguito in regime di day surgery o con ricovero di una notte, a seconda delle condizioni cliniche e del desiderio della paziente.

La mobilizzazione postoperatoria avviene nei tempi più rapidi possibili.

La rimozione delle protesi mammarie in caso di rottura, dislocazioni o contrattura capsulare è l’unica tecnica che permette di risolvere una sintomatologia, se presente, o di evitare una dispersione del contenuto protesico all’interno della capsula cicatriziale periprotesica o, più raramente, nei tessuti vicini. Non esistono attualmente tecniche alternative all’intervento proposto.